“Buongiorno sono Pinuccia. Figlia mia perché sei così triste? Il mio viaggio e la mia sofferenza terrena sono finite e adesso mi trovo nella pace e nella serenità nella casa del Padre. Perché sei triste per me? Adesso ricevo la ricompensa che non ho mai avuto sulla terra, adesso vengo ripagata per tutti i grazie mai ricevuti, adesso è un a gioia per ogni volta che ho sofferto in silenzio accettando il volere del Signore senza borbottare. Adesso sperimento qualcosa che nessuna ricchezza, benessere, gioia o felicità terrena può nemmeno arrivare ai suoi piedi. Sì mia cara, ne è valsa la pena, ogni singola lacrima, ogni piccola o grande delusione ricevuta, ogni amarezza sopportata, tutto e ancora di più per arrivare dove sono oggi. No, non essere triste per me, anzi dovresti essere felice sapendo che sono stata sollevata dalla sofferenza alla gioia della luce. Non essere egoista figlia mia, non guardare solo a te stessa, quante volte ti ho mostrato che amare pensare alla gioia e la benessere del nostro amato prima ancora che al nostro. Amore non è possedere, è dare, amare ci rende felici per la felicità di chi amiamo, amare a volte è lasciare andare per ritrovarsi più avanti. Segui il mio esempio e anche tu, come tutti, potrai godere della mia stessa gioia e felicità. Non è un segreto o un privilegio esclusivo per pochi. O meglio in un certo senso lo è, perché tutti sanno cosa dovrebbero fare per arrivarci ma ben pochi sono disposti a farlo. Cerca di essere tra quei pochi. Non essere triste, godi tu stessa della mia serenità, ama come io ti ho amato, con gioia e generosità, dando te stessa e mi troverai ad aspettarti a braccia aperte. Sei ancora abbastanza giovane e hai un cammino ancora lungo davanti con immense possibilità se saprai aprirti alla pace dell’accettazione e non chiuderti in te stessa in un dolore che guarda solo a se stesso. Vivi con gioia e serenità sapendomi in pace e che ancora oggi ti veglio su dite perché non smetto di amarti e di importarmi con te. Sono qui apposta, per dirtelo e dimostrartelo. È l’ora della tua emancipazione, è ora che tu sia non solo la mia bambina, lo sarai comunque per sempre, ma anche la donna che sei per poter affrontare con maturità la vita e tu stessa diventare esempio e guida per qualcuno che ti aspetta già da tempo. Vai mia cara, non aver paura, sei pronta e hai tutto il mio appoggio, non temere, so che mi ami e non mi dimentichi, non devi dimostrarlo col lutto e la tristezza, dimostralo con la forza con la quale affronti le prove della vita. La tua mamma cocciuta,
Pinuccia”