Lascia pure che le tue mani vadano da sole. Non preoccuparti se il messaggio arriva oppure no. Non pensarci. Non devi perché non sei tu a decidere chi o cosa parlare. Allontanati da te e lasci che siano gli spiriti a parlare. Non badare alle critiche, non essere vanitosa al punto di mettere a repentaglio tutto il lavoro del Padre pur di fare arrivare messaggi ai membri per forza. O pensi che non sappiamo noi se il messaggio arriva oppure no? Se quello spirito è pronto oppure no. Lasciati andare e lascia a noi il lavoro spirituale. Ora deve scrivere uno spirito che si chiama Osvaldo. Si, proprio questo il suo nome. Ora lascia che lui racconti la sua storia. Tu devi solo prendere nota. [Fratello Ambrogio]
Grazie, fratello ma penso che lui dica così per amore agli altri. La mia storia non è migliore o peggiore di nessuna, direi anzi che sia un cliché perché succede troppo. Non sono indifferente al mondo spirituale, meglio dire che quando ero incarnato a me era indifferente se c’era o no una vita nell’oltre. Appunto, chi se ne fregava? La vita è già così difficile da vivere, c’è cosi tanto dolore da sopportare che se dobbiamo seguire un codice di etica sulla Terra non viviamo più! Come voi sono caduto nella trappola dell’amore, ho fatto un sacco di stupidate perché l’amavo come un ladro dato che lei apparteneva ad un altro. Ma non mi importava. Poi è rimasta incinta e tutto a iniziato a crollare. Il papà ero io, come avete già indovinato ma lui, il marito, ha preso possesso di mio figlio, ha voluto farsi da padre a colui che era MIO! E, la cosa peggiore, è che lei si innamorò di lui e mi voleva lasciare. Non ci sto! Ma scherzi??? Che cavolo stai facendo, il figlio è mio!! Ma lei non mi ascoltò e si è chiusa con il marito nel loro mondo schifoso e mi han lasciato di fuori. Non ho accettato e lei, prima o poi, avrebbe imparato. Sono andato da una fattucchiera e le ho detto che volevo distruggere l’intera famiglia perché la rivolevo insieme a mio figlio. Quindi se il marito si allontanasse avrei potuto riaverla. Fior di quattrini ho dato a questa maga. Soldi e più soldi mentre la famiglia continuava insieme e felice. Finché un giorno il bambino si ammalò senza nessun motivo. Con il cuore in gola ho saputo che il bambino stava malissimo e nessun medico riusciva a trovare la causa. In una giornata invernale il mio bambino morì. E l’inferno è calato sulla casa di quella famiglia. Si sono lasciati come volevo io ma lei non è tornata da me. Si è lasciata cadere dal quinto piano e se ne andò, forse alla ricerca di nostro figlio. Il dolore mi ha colpito ovunque. Doleva ogni parte di me e non sapevo se morivo o se ero già negli inferi. Ho perso il filo della ragione e sono passati svariati anni finché sono morto anche io ma non ero già con la testa da tanto. Ho pochi ricordi di quel periodo, vedevo spesso un bambino che mi puntava il dito, lei che mi odiava e cercava di portarmi con sé nella sua follia. Ho avuto ciò che meritavo. Non puoi fare le cose sbagliate ed essere felice. Non puoi toccare il libero arbitrio degli altri senza trovarne ripercussione nel tuo. Sono arrivato alla conclusione che l’errore fu di non aver accettato la fine del nostro rapporto ed il frutto di quel adulterio doveva, nella mia insensatezza essere al posto del marito ma non avevo fatto nulla per meritare questa gioia. Accettate le scelte altrui. Non dovete prendere decisioni al posto dell’altro e non cercate di interferire nella vita di nessuno. Ho pagato caro la mia pretesa, il mio orgoglio e la mia passione insana nel voler ciò che non era lecito avere e come diceva Paolo, “io tutto posso, ma non tutto mi conviene”. Non sono felice, e forse non lo sarò mai finché non mi sdebito con il karma che mi son creato. E sono sicuro che se avessi creduto in Dio più di quella maga che ho pagato per rovinare una famiglia, oggi avrei potuto essere felice. Non posso più continuare, rivivere quei momenti mi ha svuotato. Aprendete dalla mia follia. Addio
Donato.(Osvaldo)