da uno spirito sofferente

“Stefano: fratello?

Spirito: ahahah [risate], chi è questo qui?

Stefano: sono solo io

Spirito: non parlavo di te, ma di questo qui

Stefano: è un altro fratello, siamo tutti qui per parlare con te, per capire la situazione, cosa sta succedendo fratello?

Spirito: io devo ben andare da qualche parte, vado da chi mi attira, ahahahahah

Stefano: ascolta, già che devi andare da qualche parte perché non prendi in considerazione l’idea di andare in un posto migliore, visto che da qualche parte bene o male tutti dobbiamo andare. Vedi adesso sei in una situazione dove sei costretto a cambiare continuamente, vai in un posto poi te ne devi andare in un altro e in un altro ancora…

Spirito: sono uno zingaro

Stefano: sei zingaro perché non hai casa…

Spirito: e chi se ne frega!

Stefano: non hai casa perché tutti cercano di sloggiarti, nessuno ti accoglie, sei zingaro non per tua scelta ma perché vieni rimbalzato di posto in posto, noi invece vogliamo aiutarti in questo, vogliamo offrirti la possibilità di essere finalmente tu a scegliere, essere accolto a braccia aperte da amici che vogliono aiutarti, perché vedi se vai attratto solo da vibrazioni, ma non c’è un sentimento di amore che ti attrae…

Spirito: non sono mai stato amato nella mia vita, i miei genitori mi hanno venduto quando ancora ero bambino, ho pensato delle cose di cui mi vergogno…

Stefano: capisco amico mio, hai sofferto tanto nella tua vita, nessuno ti incolpa, non ti stiamo condannando, non ti stiamo giudicando, anzi capiamo la tua sofferenza…

Spirito: ho rinnegato quell’essere che ha permesso che tutto questo succedesse a un bambino così piccolo, non hai capito, non hai idea

Stefano: posso solo immaginare

Spirito: alcuni provavano disgusto di me, era per riuscire a vivere… ho dovuto…

Stefano: adesso il passato è passato, non è adesso il momento di continuare a pensarci, adesso hai trovato degli amici che ti accolgono a braccia aperte, che non vogliamo giudicare il tuo passato, vogliamo solo aiutarti a costruire un futuro migliore, siamo qui a braccia aperte, ti invitiamo a stare con noi, proprio perché stai soffrendo, noi soffriamo della tua sofferenza

Spirito: voglio andare via

Stefano: vieni con noi, vieni con questi fratelli, vai, vai con loro

Lo spirito se ne va con la spiritualità di luce”

da Federico

“Da tempo vi seguo e rimango sorpreso dal vostro lavoro, da come fate ad aiutare senza pretese… perché? Ma cosa ci guadagnate? A chi aspettate di convincere? Sta cosa non mi è ancora chiara… avete qualcosa da nascondere? Da farsi perdonare? Ma allora perché? Comunque sono qui perché mia sorella Lorella è incantata da voi e questa cosa mi lascia perplesso. Vi seguo, vi accompagno per capire chi siete davvero e se non le farete del male. Lei è bisognosa di affetto e si lascia prendere molto velocemente. [ Sanndy: E quindi hai scoperto il nostro scheletro nell’armadio’] No, non ancora. Ciò provato, ho chiesto a tanti su di voi, sono entrato nel mondo dei falsi medium; nell’antro delle fattucchiere e dei negromanti ma niente… ma non riesco ad andare oltre perché non capisco chi siete. [S: e se invece siamo davvero chi diciamo di essere, non ci hai mai pensato?] Nessuno aiuta nessuno per nulla e questo lo sappiamo tutti! [S: va bene, allora cosa vuoi dire a tua sorella?] Di stare attenta alle persone che le dicono di me, non sono io, io non ci vado da loro! [S: però sei qui!] Si sono qui. [S.: come ti chiami?] Federico ma lei mi chiamava Fede… ma è ironico, lo sa? Cioè, la fede… cosa che non ho mai avuto, né in Dio e meno ancora negli altri. [S.: scriva pure il suo messaggio, se siamo falsi non avrai perso nulla, se siamo veri lei avrà il tuo messaggio, va bene?] Mi sento uno stupido. [S: vada avanti, non c’è bisogno di descriversi] Ahahahah [ride di gusto]. Sono sempre tuo fratello, quello che ti rompeva le scatole e te le rompo ancora adesso… non so se sto bene perché comunque mi mancate ma comincio a sentirmi in pace, so che ci sono posti molto brutti da questa parte, ma non ci vado. Ho paura di lasciarti da sola, ho paura che soffri come ho sofferto io, qui mi dicono di andarmene perché si prenderanno cura di te… ma io dove vado? Non lo so… mi sento perso. [ S: ma tu non sei da solo, guarda che il tuo angelo è accanto a te e ti sta guardando] Angelo? Ma dai che non esistono! [S: ma guardalo, è accanto a te!] Ma è il frate pelato? [S: no questo alla tua destra] Angelo mio, aiutami! Portami da Gesù! Sono stanco di soffrire. [Spirito di luce: vieni con me Federico, hai già sofferto abbastanza perché sei troppo legato alla terra e vedendo solo il male nelle persone non riuscivi a vedere anche la luce che portano. L’amore è reale e la bontà esiste. Su, andiamo, dove ti porterò imparerai che esistono davvero gli angeli senza le ali]

Federico”

da Gloria Sofia

“Gloria Sofia sono io qui. Sono piccina perché sono tornata qui che avevo solo 2 anni. Mamma piange ancora e mi fa soffrire. Mamma, non è stata colpa vostra! L’incidente sarebbe successo comunque perché il mio tempo sulla era breve. Non sono triste, mamma… sono felice invece perché la terra è diventato un brutto posto e se non ci foste stati voi io già sarei andata da qualche altra parte. Non sono gelosa dei miei fratelli… per niente! E voglio chiedervi di non paragonarmi con loro perché non è giusto dato che secondo voi sarei un angelo perfetto… ma anche io ho dei difetti e ve ne saresti pure accorti con gli anni, i vostri figli sono meravigliosi, credetemi! Ricordatevi sempre di me, così come vi ho nel mio cuore per sempre.

Gloria Sofia”

da Giovanni

“Sì, chiuda gli occhi se la fa concentrarsi di più. Sono Giovanni C. e ho dieci anni, è passato tanto tempo dal mio passaggio sulla terra, ma sono ancora qui ad aspettare i miei genitori. Loro mi amano e non mi hanno mai dimenticato. Ero un bambino felice ma l’ora di rientrare era scattata per me e così sono rientrato. Ora aiuto gli altri bambini che arrivano qui; li metto a loro agio dato che sono qui da ormai circa 20 anni terreni. Ci sono bambini che ritornano abbastanza presto e loro sono contenti di vedere un altro bambino quando si svegliano. Gli presento i nostri angeli, la colonia, gli faccio vedere la scuola anche se non piace a tanti, ma si rallegrano quando vedono il palazzo degli sport. Dica ai miei genitori che sto bene e che tutto ciò che faccio qui lo dedico a loro. Sono persone speciali e sono stato fortunato ad averli avuti come genitori. Finisco questa lettera chiedendo che le persone la condividano perché i miei genitori non sono più presenti nel vostro gruppo, che Dio vi benedica, vostro figlio

Gio”

da Mimma

“Rosi, sono la Mimma. Sto bene sorella mia, anche se non sembra. La vita sulla terra è stata sofferta ma oggi so di aver raccolto ciò che ho seminato. Non essere triste e non sentirti in colpa perché sono morta io mentre tu sei ancora viva… davvero non mi importa! Sorelle litigano, ma si amano e anche tra noi è così. Vorrei dirti tante cose ma non mi è permesso. Dì a mamma e papà che il bambino è al suo posto e che subirà ciò che deve subire, dì alla zia di proteggerlo sempre e di non dimenticarsi mai di quello che le ho detto, vi amo

Mimma”

da Fratello Andraste

“Cari fratello vi voglio invitare con calma fermezza a concentrarvi sulla vostra crescita spirituale e non sui singoli fatti specifici della vostra vita dandogli un rilievo che non meritano. Voi confondete il fine col mezzo. State troppo attenti al singolo fatto o avvenimento in sé e troppo poco attenti alle lezione di crescita che questo porta con sé. Voi siete preoccupati per la pandemia, per il virus e tutto quanto è collegato ma non capite che poco importa la pandemia, importa la lezione che viene insieme. Avrebbe potuto essere tranquillamente un’altra cosa, ugualmente dolorosa e problematica per l’umanità, per indurvi alla riflessione sul significato maggiore della vita. Attentissimi alla sopravvivenza quotidiana perdete di vista il più ampio e importante disegno generale di crescita per l’eternità. Fratelli, poco importa lo strumento usato per farvi riflettere, importa la riflessione e come questa si riflette nel vostro atteggiamento di come affrontate la vita fisica e spirituale. È giunta l’ora di crescere e di non vedere più la vostra vita solo come questa attuale vita fisica, ma nella prospettiva più ampia dello spirito per cui questa vita è una delle tante gemme incastonate nella collana della vita immortale dello spirito. Vivete dunque in questa consapevolezza, la pandemia vi ha mostrato come tutto ciò che è terreno è labile e fugace, anche la scienza più avanzata è impotente e incapace ma l’orgoglio umiliato dell’uomo che si crede dominatore della natura si rifiuta di ammetterlo. Imparate l’equilibrio, smorzate gli eccessi di gioia e di dolore perché lì tutto è transitorio, tutto è destinato a passare, gioie e dolori. Imparate a vivere con la serenità della fede nel Padre e della consapevolezza della vostra immortalità spirituale senza lasciarvi trascinare dagli eventi ma usandoli come palestra per la vostra crescita, affrontando ciò che deve essere ancora migliorato in voi. Che sia guerra, pandemia, rivolte, disastri naturali poco importa, importa che voi siate sempre migliori e che usiate tutto quello che il Padre vi manda per crescere, perché è per questo che lo manda, sapendo che la crescita porta la vera felicità, quella sì eterna e non transitoria, la felicità della luce e dell’amore del Padre. Che Dio vi benedica.

Fratello Andraste”

da Jimmi

“Ho pianto per giorni interi. Non volevo accettare. Ero giovane e mi credevo immortale! Poi la fine stupida in un banale incidente ed eccomi qui, rientrato a casa. La cosa che mi dispiace di più è di non aver fatto niente nel mio passaggio sulla terra. Aver avuto una vita sterile mi fa dolere il cuore. Una reincarnazione persa ma sono qui per consigliarvi di far tesoro della vostra permanenza terrena. Crescete come persone, portate un po’ di luce ad illuminare il paesaggio così triste e scuro del pianeta. Accedete la vostra luce e non spegnetela più! Andate verso il cielo senza fermarvi per strada e non date ascolto agli spiriti tenebrosi. Gioite nella possibilità di avere ancora tempo di cambiare strada e non sentitevi demotivati perché l’ombra è sempre in agguato per portarvi giù. Lottate contro i vostri istinti animali e datevi la possibilità di essere felici senza paura di mostrare a tutti il cielo nei vostri occhi. Che il Signore vi benedica,

Jimmi”

da Marco

“Ciao, Alessandra, ci ho pensato un po’ prima di accettare di mandarti un messaggio, perché, nonostante tutto, una profonda tristezza mi assaliva quando pensavo a te. Tristezza, non più rabbia. No, rabbia no. Ho pensato alla nostra vita insieme, a tutto ciò che era diventato “nostro” ma che il tempo ha portato via. Ho pensato a ciò che hai detto e devo riconoscere che anche io ti ho ferito e non saprei come tornare indietro nel tempo per disfare tutto ciò che è successo. Ma parlo di noi, non di me. Perché sono più sereno. Tutto ciò che mi hai detto c’era un fondo di verità e confrontandomi con fratello Ambrogio mi sono accorto di aver sbagliato pure io e che anche io devo farmi perdonare, e non solo da te ma da altre persone che ho ferito col mio comportamento. So che la vita è una scuola e siamo qui per crescere e maturare in Dio, acquistando la saggezza e “l’aureola” di angelo. Purtroppo sono ancora ben lontano dalla pura luce, così ho cambiato strada e punterò, per ora, su di me. Devo fare dei corsi di felicità e rassegna storica per conoscermi meglio e solo dopo ritornerò a scriverti,

Marco”

da Alessandro

“E’ da un po’ che non scrivevo più. Perdonatemi se non sono venuto prima ma avevo delle cose che dovevo chiudere prima di passare oltre. Mi manchi. Che cosa potrei dirti oltre assicurarti il mio amore? Emmanuele è con me, ormai è diventato un ragazzo molto dolce, ha preso da me le orecchie però! La vita continua, come puoi vedere Manuela e tutto che si fa si porta in eterno nel cuore, quindi non possiamo e né dobbiamo dare addio ai nostri cari che partono perché prima o poi la vita li riporta indietro. Pensa che ho trovato persino mio cugino Ale/Adri(?) spero che la felicità bussi sempre alla tua porta perché te lo meriti. So di non essere stato il padre perfetto ma in fondo sono sempre stato fiero di te e della tua determinazione. E non ho nulla da perdonarti, stai serena. Emmanuele ti saluta e dice che sei il suo angelo e ti chiede di non dimenticarlo. Papà,

Alessandro”

da Efisio

“Vedo anche io la pioggia e nonostante la mia gioia mi mancate. Marilena, l’amore è eterno, non lasciarti portare dallo sconforto che ti assale sin dal mio trapasso. So che da voi è difficile capire come possa esistere una persona che non c’è più e questo ti fa male. Ma se guardi il tramonto e ricordi le parole del Cristo capirai il perché di tutto. Ma sai cosa mi manca di più? La tua risata. Non hai mai più riso di gusto, amore mio. E questo mi stringe il cuore perché ogni volta che sorridi fai brillare il sole che porti dentro. Mi trovi romantico? Eppure sono solo sincero. Ti aspetto, ti ricordi di quel giorno in cui l’amore è stato più forte di tutto? Ebbene… lo è ancora. Ti saluto con tanto affetto e gioisco solo in pensare che stanotte dormirai felice e verrò a trovarti, per sempre tuo,

Efisio”