da Alessandro

Anna Rita, quante volte ti devo dire che ti amo ancora? Il silenzio dei morti dovrebbe essere normale sulla Terra! Non significa che vi abbiamo abbandonato, ma solo che abbiamo ancora una vita da vivere e non sempre possiamo stare accanto a voi. Chi vi dice che possiamo scrivere sempre non dice la verità, perché il mondo dei morti è, in verità, il mondo reale, dove la vita continua senza più la perdita della nostra memoria. Qui siamo noi al 1oo%, senza remore, rimorsi, dolori o mancanza di fede. No! Qui ci diamo da fare per raggiungere il prossimo obbiettivo e questo non va mai preso alla leggera, è un compito importante per noi perché il successo o fallimento dei nostri obbiettivi ci fa ritardare la nostra crescita evolutiva. So che stai bene, che vivi anche tu la tua vita, che non mi hai dimenticato e che mi parli sempre. E questo mi basta perché so che prima o poi staremo insieme come sempre.! Quindi, ora che sai che ti amo tantissimo, fai come me: prega, vivi e aspetta il momento in cui, finalmente, ci riuniremo e andremo avanti nel nostro precorso evolutivo: sempre insieme.

Tuo Alessandro

da Giuseppe

Ci provo a far arrivare questa lettera a mia madre. Ci ho già provato dappertutto ma lei non riesce a credere a nessuno che le porti un mio messaggio e ormai mi sto ricredendo se vale la pena scrivere alla Terra, tanto sono ben pochi quelli che ci credono…mia mamma si chiama Sonia e da tempo non riesce più a vivere e non è solo perché sono morto, ma ancora prima che io tornassi qui lei già si stava lasciando andare ed il mio senso di colpa è grande quando vedo che la mia morte la ha buttata giù del tutto. Se fossi solo io il problema forse solo la mia lettera basterebbe, ma no. Il problema di mia mamma è che lei fa di tutto un drama e nulla che si faccia per lei è riconosciuto. Si lamentava di tutto ma oggi piange tutto il tempo e se qualcuno cerca di tirarla su lei non accetta. E’ come se fosse felice solo crogiolandosi nella sua disgrazia, vera o falsa che sia. Non vuole farsi aiutare da nessuno e quando le scappa una risata si sente pure in colpa! Mamma, sono tuo figlio Giuseppe e voglio farti sapere che, se non cambi atteggiamento la felicità, per te, sarà solo una chimera. Finché non ti permetti nemmeno di ridere perché ritieni che sia un peccato ridere dopo la mia morte, sarai sempre infelice. La Terra non è un resort e ben so la difficoltà che si ha sulla Terra dove la sofferenza è una costante, ma devi metterti in testa che sei sulla Terra per crescere, maturare, trovare la gioia anche nei momenti più difficili perché sulla Terra la gioia dura un attimo e se non approfitti di quell’attimo per rinvigorire il tuo spirito avrai fallito nel tuo compito. La Terra è un pozzo di lezioni nascoste nelle sue profondità ed il sacrificio di portarle in superficie ed imparare da esse valgono tutto il sacrificio… Ma tu, mamma, manco ti avvicini al pozzo e se qualcuno vuole insegnarti come fare la allontani, arrabbiata ed infastidita. Ti voglio un gran bene, ma non posso passare la mano sulla tua testa ritenendoti “una vittima eterna della crudeltà di Dio”. Chi ama davvero dicono le cose come stanno in modo che la persona apra gli occhi sul serio! Questo è il mio ultimo messaggio. Ti prego, cambia vibrazione in modo che io possa tornare più volte da te. Sono in un mondo elevato e se tu non farai di tutto per salire la tua vibrazione ed evolvere, non ci ritroveremo per un lungo tempo… Spero che tu abbia compreso il mio messaggio.

Tuo figlio Giuseppe.

da un Fratello

Le parole sono come fiori che portano bellezza e vita dove crescono, ma le parole possiedono pure le spine che pungono e, nell’uomo, possono ferire così intensamente che ci vogliono secoli per lenire il dolore di coì’ profonda tristezza. La sorella pensava ai tradimenti e alla tristezza di essere feriti da chi si ama di più di chiunque al mondo ma si è dimenticata che se le parole feriscono, I pensieri di tristezza possono attivare ferite ancora nascoste. Nel vostro mondo le egregore oscure vi offuscano con la loro nuvola di sentimenti tenebrosi, ma per colui che si ritiene spiritista non dovrebbero essere troppo ostili perché lo spiritista sa che esistono e come liberarsi del loro tossico potere. Perché soffermarci nel dolore? Perché pensare sempre alla parte oscura delle persone e non alle loro doti positive che sicuramente avrà? La sorella mi dice che “la loro parte positiva non può farci del male” ma le chiedo, invece, e la portata di pace e gioia portate dalle loro parti positive non vengono prese in considerazione? Ma ancora non hai capito che attiriamo ciò che pensiamo? E i nostri pensieri di timore, preoccupazioni, paura di essere presi in giro attiva, nella persona ritenuta “pericolosa “per noi, la sua parte peggiore. Avete perdonato? Dimenticatevi dal male fatto. Non avete dimenticato il male fatto? Allontanatela, piuttosto di rimanere accanto a qualcuno che sarà sempre visto con un velo di preoccupazione e timore. Non volete allontanarla? Allora almeno non pensate a cose brutte su di lei. Cercate di pensare il meglio e così attirare ad entrambe pensieri positivi in modo di riuscire a indurre ad una la direzione verso l’onestà e nell’altra la possibilità di cambiare vibrazione ed attivare, in sé stessa, il perdono totale, senza paura di essere “fregata”. Un altro consiglio vi do: attenzione a chi semina zizzania tra voi e qualcuno. Le parole del pettegolezzo sono spesso ingigantite e false. Attenzione a come la persona agisce nel suo quotidiano e basate la vostra stima verso le azioni, non sui pettegolezzi.

Un vostro fratello.

da Nunzio

Forse questa è la lettera più difficile che io abbia mai scritto e credetemi che non scherzo. Questa missiva è diretta a mia moglie Rita che tanto mi ama e mi aspetta. Cara, vorrei tanto essere l’uomo che tu credi che io sia…ma non lo sono. Sono un uomo pieno di macule poche o tante, non importa. La sofferenza la conosco e siamo amici da secoli. Tutto questo per dirti di non perdere la tua vita nel mio ricordo. Vivi! Vivi anche per i piccoli che non ci sono con te. Vivi per amore a Dio che mi ha permesso di scriverti. Ti voglio un bene dell’anima, ma i matrimoni si sciolgono con la morte del coniuge e tra noi è la stessa cosa. Voglio che conosci qualcuno che possa farti compagnia, qualcuno per scaldarti nei prossimi inverni che arriveranno prima del tuo ritorno qui. Ti garantisco che non sono geloso, ma sei ancora una bellissima donna e meriti di essere felice sulla Terra! Non che il mio amore sia meno intenso ma perché è giusto che “chi muore giace e chi rimane si da pace”. Sento che il mio percorso evolutivo è legato alle mie scelte e mie soltanto. Voglio studiare e prepararmi perché ho già in mente una nuova reincarnazione, ma non ti preoccupare che ti aspetto. Ti mando tanto amore,

Nunzio.

da una nonna

Salve, la mia lettera è per mia nipote Francesca che aspetta un mio messaggio da chissà quanto. Chicca mia, tu non lo sai ma sono sempre presente nella tua vita e nei tuoi sogni. Accompagno i vostri problemi e cerco di darvi forza nei momenti difficili. Vorrei che tu fossi più serena, soprattutto in relazione ai tuoi fratelli! Noi, figli del Creatore, siamo tutti sulla terra per imparare a crescere ma tanti maturano solo insieme al dolore. Vedi il caso di Valentino; è cambiato tanto dopo la delusione subita! Forse pensi tu che ha fatto un passo indietro ma noi vediamo oltre e sappiamo che qualcosa è cambiato. Dove sono io è la domanda che mi piace di più. Avrei potuto rispondere i soliti cliché: nel tuo cuore, nella tua vita, dentro di te…ma no. Io sono nel mondo spirituale, in un piccolo agglomerato di case che si chiama Giordano. Loro ci han detto che era il nome del fiume dove Gesù è stato battezzato, sarà così. Abito in un piccolo appartamento con una ragazza ucraina vittima della guerra. Povero amore, che sofferenza! Ha perso tutta la famiglia e solo lei è ritornata. Quanto piange, povero amore. Ma le ho detto che un giorno saranno tutti insieme quindi deve smettere di piangere e crescere come anima. Noi quindi lavoriamo insieme nelle caldaie che preparano tosti ferri per la fabbricazione di materiali che non sappiamo come spiegare. Ah, la presenza di Svetlana, così giovane e bella, mi ha fatto ricordare la mia gioventù cosi, non chiedermi come ho fatto, sembro di avere 16 anni anche io! Sono rimasta così, mah! Boh…non è vero, sono FELICCISSIMA! Accidenti, tua nonna è più piccola di te! Comunque, cara, cerca di vivere i tuoi anni in modo da crescere come spirito e finalmente poter appartenere ai volontari del Signore.

Nonna “Bambina”

da Ilaria

Mamma, sento forte il tuo dolore e la sensazione di essere sola, ma sappi che non lo sei e non lo sei mai stata. Gli angeli del Padre ci stanno vicino per tutto il nostro percorso terreno, soprattutto nelle ore più difficili. So che vuoi sapere di me e per trovarmi sei entrata in posti che forse è meglio che non siano menzionati. Mamma Matilde, tu ti sei dimenticata di cercarmi dentro te. Non sono mai uscita! I tuoi pensieri sono miei, alle tue domande ti do risposta, alle tue paure ti conforto ma pensi sempre che sei tu stessa a risponderti! Ma solo ad una cosa non ti rispondo: quando dubiti dal volere di Dio. Mamma, Lui E’! e nessuno sulla Terra ha ancora capito la portata del Suo essere e dell’immensità del Suo amore! Tu mi chiedi di papà e te lo rispondo: papà si sta togliendo di dosso credenze inutili e ripensandoci ai suoi errori e pensieri non coerenti al mondo di luce in cui dobbiamo andare e per questo ogni anima ha il suo tempo e a noi non ci è dado sapere oltre. Ma non ti preoccupare che appena è a posto lo vado incontro. E quanto a te, cara mamma, ti prego di asciugarti le lacrime avendo la certezza che siamo vivi e che la morte è solo il momento di timbrare il cartello perché quel giorno di lavoro è finito. Si torna a casa, ci si toglie la divisa, ci si reincontra con a famiglia, ci si racconta com’è andato quel lungo giorno di lavoro e poi, il giorno dopo si prende una nuova divisa e si timbra il cartello per ricominciare il lavoro. Non dobbiamo soffrire troppo per chi ha finito il lavoro ed è a casa che ci aspetta pieno di novità da raccontarci. Ecco, mamma, noi saremo qui ad aspettare con ansia quando torni a casa. Siamo in tanti ad aspettare il giorno meraviglioso in cui saremo tutti insieme. Ora goditi questi bellissimi giorni estivi, prenditi cura per il caldo che c’è e stai attenta soprattutto ad agosto. Non uscire di casa negli orari più caldi, mi raccomando. Ti voglio bene, mamma.

Con amore, Ilaria.

da Giorgio

Annalisa, ti mando questo messaggio ma sono ancora un po’ così. Mi han detto da poco che sono deceduto e questa cosa mi fa stare male. Non ho mai pensato che la vita dopo la morte fosse uguale alla vita da vivo! Non mi entra nella testa che siamo tutti morti in mezzo a tanta vita! Ho già visto persino il posto in cui si trova questo centro di recupero e sembra Siena!! Mah! Intanto ti dico, tra di noi, che so che siamo morti perché mi sento leggero come da tanto non mi sentivo. Il mio trapasso è stato brutto, avevo tanta paura di andare in ospedale ed avevo ragione, son crepato subito! Il frate mi dice che mia ora era arrivata, ma non sono d’accordo. Qui dobbiamo solo essere d’accordo per forza perché non abbiamo le risposte che hanno loro. Devo essere stato un qualcosa di cattivo nella vita passata perché ancora non ci credo a questa roba! Comunque grazie delle tue preghiere per me. Qui mi dicono che hai iniziato un bel percorso spirituale e mi fa piacere perché nonostante tutto ti voglio un gran bene. Sei una grande donna e sei stata una brava moglie nonostante il mio modo di essere poco garbato. Ti lascio un gran bacio e non ti chiedo di salutare nessuno altrimenti ti prenderanno per pazza. Continua a pregare per me.

Giorgio

da Beppe

Eunice, cara, sono Beppe. Non volevo mandarti questo messaggio perché non sto tanto bene. Negli ultimi tempi è come se la malattia mi fosse tornata e mi sento tanto dolore. Mi dicono qui che è cosa della mia testa, che non voglio accettare il “processo di vita che continua anche per voi”. So bene che è giusto che le persone vadano avanti nella loro vita ma è che a volte è difficile di capire certi atteggiamenti. Ecco, voglio chiedere, oltre le preghiere, di non perdere la mano con nostra figlia. Lei è gelosa di te e non voglio che lei pensi di aver perso anche la madre. Dì a lei che la amo con tutto me stesso e che so che la mamma deve avere la propria vita ma che lei deve accettare senza ribellarsi al destino. Dopo questo messaggio mi sento meglio. Grazie Sanndy.

Beppe

da Fratello Ambrogio

Cari miei, nessuno è esente di soffrire in questo mondo. Una persona che ha subito delle grosse perdite non è che diventa “intoccabile” oppure sia esente di altre perdite. No. Siamo qui per crescere e le perdite, siano esse fisiche o spirituali, fanno parte del percosso evolutivo delle anime. Non esistono vittime né il Signore è un carnefice senza misericordia vi ricordo la legge di causa ed effetto che è quella che vi spiega senza bugie il perché di certe vite più difficili delle altre.

F.A

da Romano

Ciao, sono Romano. La prima volta che sono entrato qui ho visto solo una piccola casa con due persone normali e me ne sono andato alla faciaccia di chi ha detto che eravate servi dal grande Signore. E così ho raccontato a tutti la grande frode che eravate. E con la mia sorpresa ho visto tanti che erano felici nel sapere questo, direi che non aspettavano altro! E questa cosa un po’ mmi lasciò perplesso… perché le persone aspettano sempre il peggio delle altre? Perché nessuno è felice quando gli altri fanno davvero qualcosa per qualcuno? Perché più si è grande più si è piccoli?? Inconformato ho chiesto delucidazioni alla loro più grande bugia: Fratello Ambrogio. Lui mi ha ricevuto con un dolce sguardo di umiltà e severità e mi chiese come poteva aiutarmi dato che lui stesso non esisteva. Un po’ vergognato ho spiegato che ben sapevo che esisteva, che lui si era presentato e visto da tante persone, incluse quelle che poi hanno detto che non esisteva. Le ho spiegato che cercavo un locale bellissimo dove due persone lavoravano a nome del Signore e dove vivevano sembrava il Paradiso. E così sono rimasto sorpreso, aspettavo un qualcosa di esuberante, paradisiaco ma ho visto solo una piccola casa, un tavolo e due persone che scrivevano. Capisci, quindi, perché sono rimasto male?

Fratello Ambrogio mi sorrise con lo sguardo divertito e si è proposto a guidarmi dove si trovavano i due medium. La sua proposta mi ha sorpreso, ma accettai. Abbiamo volitato sopra una grande foresta e vidi, da lontano, una luce molto forte che mi abbagliava, ma fratello Ambrogio mi aiutò e ho potuto vedere ciò che sembrava un grande ospedale. Attorno alla sede immensa, c’era un bellissimo bosco dove persone camminavano da sole o in compagnia, alcuni erano aiutati da infermiere; ho visto bambini che giocavano con cani e gatti e c’era pure un pappagallo. Molto sorpreso ho detto a fratello Ambrogio: ma guardi che non è qui, questo è un altro posto. Fratello Ambrogio mi disse: caro, Romano…voi insistete in cercare l’umano e vi dimenticate di cercare la spiritualità che lo sostiene. Ora vai ed impara che chi cerca solo la persona umana per puntare il dito è perché non ha ancora conosciuto il Padre. Vai, e lavora insieme a loro.

 Sono qui, mi scuso profondamente perché è vero ciò che mi ha detto fratello Ambrogio: vi ho cercato come persone incarnate ma pretendevo vedere Dio ma siccome non l’ho trovato vi ho rovinato. Non ho capito che per vedere il Padre bisogna cercarlo nelle opere, non nelle persone.

Romano

da Fratello Luciano

Carissimi, oggi sono qui come il fiore che ha peccato, come un seme che non si è sviluppato, come l’acqua che non è pura. Così come voi ho creduto alle chimere di chi diceva amarmi, ma amare è prendersi cura di chi si ama, non essere seviziato, giudicato, disprezzato, ferito ed umiliato. Ma allora non sapevo cosa fosse l’amore e mi sono lasciato guidare dal diavolo dagli occhi di infinito e l’anima nera come la notte più oscura. Cosa mi abbia fatto credo non si possa scrivere per non riattivare quel mare dentro me, nella mia psicosfera, ma vi posso garantire che se qualcuno si è perso per un amore maledetto, ecco, sono stato io. La vita ho lasciato indietro con la mente spezzata e l’anima folle, di una pazzia che non aveva limiti. Ho passato centinaia di anni per recuperarmi e quando credevo di essere riuscita, ecco che la serpe mi appare davanti, più bella ed ammaliante che mai e non ho trovato giusto. Perché io, la vittima, sono impazzita e persa mentre mio nemico e carnefice era così bello e perfetto che mai?? Mi sono ritirata nel giardino delle promesse e ho chiesto delucidazioni al mio mentore che mi disse una frase che mai dimenticherò: gli angeli volano verso Dio e perdono la forma con la quale si conoscono ma i diavoli, hanno così malvagità nel loro cuore che la forma tossica che attrae, rimane…ma scende verso l’abisso…sempre di più. Tu vola, piccola anima, sali verso l’immenso e cerca la vera bellezza dell’anima, quella che mai, mai finirà e che rimarrà in eterno!

Ho capito la lezione. Chi rimane fermo plasma la propria forma che le accompagna come uno spettro. E non cresce. Non cambia. Non si trasforma. Il male così è facilmente riconosciuto negli occhi di chi ha la mente ferma, che non amplia gli orizzonti, chi non legge, non si informa, non vuole crescere studiando con sacrificio e cambiando forma man a mano che la conoscenza fa spazio nella sua mente.

Oggi sono la vostra guida. E vi conosco. Vedo i vostri dolori, come patite nelle mani di altre serpi come quella che mi ha quasi distrutto. Non fate così. Non lasciate che gli altri vi distruggano in nome di un sentimento malato. Lottate! Crescete assieme a noi! Amatevi per prima, solo così imparerete ad amare il vostro prossimo.

Fratello Luciano