da Pietro

“Mamma è vero. È difficile riuscire a mandare i messaggi sulla terra… non perché non ci sono i medium, anzi! Purtroppo da voi ci ci sono troppi medium e poco amore. Mi sono avvicinato a tutti i sensitivi a cui chiedevi un messaggio, ma ci sono riuscito solo adesso. Comunque sono strafiero di te perché stai percorrendo una strada in salita, piena di spine ma la tua fede ti aiuta a sopportare il dolore. Sì, la vita è anche sofferenza ma è sicuramente il modo più prefetto per crescere. No, non sono importanti per me le chiese e non importa se il prete non dice il mio nome perché la benedizione arriva al destinatario soltanto tramite l’amore inserito nel cuore dalle labbra che pregano. Sì, i messaggini te li mando io, ma tanti sono solo il tuo desiderio. Tu sei la mia gemma più preziosa, mamma. Ti amo

Pietro”

da Franca

“Figlio diletto, carissimo a me. Sono passata dall’altra parte e vedo le cose un po’ diverse adesso. Quando ho aperto i miei occhi in questo mondo già lo sapevo che me ne ero andata dal tuo. Non ci fu sofferenza, ma solo malinconia, abbiamo visto il mondo in maniera pesante e non abbiamo aperto gli occhi al punto da capire che l’amore egoistico non può esser divino, Mirco. Ci siamo rinchiusi dentro il nostro piccolo mondo e ci siamo dimenticate di vivere il vero amore, senza legami malati, senza disperazione e senza tristezza. Non voglio che pensi di venire da me. Sarà un errore immenso e ti perderei forse per dei secoli. Vivi intensamente la tua vita, cresci, ama anche chi non conosci! Fai del bene e sappi che ti aspetto con tutta la mia anima.

Franca”

da Giovanni

“Sono qui per dirti che ti sento. Non piangere figlia, sono accanto a te anche se non mi vedi. Dio non è cattivo, veramente dire questo dell’essenza stessa dell’amore è molta ingratitudine! Il Padre ascolta le tue preghiere come figlia, anche io le ascolto essendo tu figlia mia. Il momento è difficile ma papà ti sta aiutando in tutti i modi possibili, ma io sono un nulla a confronto con del Creatore, Enza. Devi concentrare il tuo sguardo verso il Padre, guardati attorno e vedrai che tra tutte le cose brutte che ti succedono ci sono più cose buone che il Creatore ti manda ma sei troppo impegnata a piangere nei momenti di dolore. Ora che hai ricevuto il mio messaggio cerca di ridere di gioia e ringraziarlo per il permesso di venire da te, papà

Giovanni”

da Resi

“Eccola la mia Susy, che da tanto tempo aspetta un mio messaggio! Prima di portarmi da Sanndy sono stata portata da fratello Ambrogio a fare un salto veloce a casa; tua nonostante le energie pesanti appartenenti al globo, l’energia che ho trovato da voi aveva un sentore si speranza, di serenità, di pace. D’ora in poi sarò anche presente se continui a fare il Vangelo di casa tua. Che belli che sono i nipotini e sappi che a te il tempo ha fatto bene. Ora vado, ti amo, cara, a tutti voi,

Resi”

da Fratello Cosimo

“La disperazione è fonte di molta cattiveria, sia tra di voi prigionieri del mondo fisico che tra gli spiriti erranti. La disperazione che affligge chi ha un vuoto immenso nel cuore e non sente la presenza del Padre perché ossessionato da se stesso e dai suoi obiettivi materiali produce questa rabbia che si rivolge verso chiunque e si compiace nel causare dolore e sofferenza in modo da non sentirsi solo nella propria disperazione e desolazione. Sì, purtroppo ci sono moltissimi spiriti infelici che fanno della propria infelicità un idolo, che si aggrappano a questo con tutto se stessi per non avere ancora il coraggio e la forza di cambiare. Sono spiriti che nella maggior parte dei casi hanno paura di fallire e rinunciano al cambiamento, si sentono intimamente deboli anche se ostentano una grande forza e sicurezza solo per mascherare al mondo e a se stessi la loro debolezza. E diventano aggressivi, un vero tormento per chi li attrae nel proprio cammino. Abbiate misericordia, pietà per questi spiriti così tristi, che si condannano a millenni di tormenti. Non crediate, anche il più spavaldo dei tormentatori soffre in realtà, anzi in realtà quanto più spavaldo e sbruffone più profonda è la sofferenza, così profonda spesso da non conoscere altro, eppure da non riconoscerla nemmeno. Rifiutano la luce perché la luce li rende consapevoli del loro dolore; l’odio, la cattiveria diventano come una droga che li stordisce per ottenebrare la loro consapevolezza e quindi il loro dolore. Ma anche per loro c’è la luce della speranza, pian piano un giorno, tutti arriveranno a un punto in cui non ci sarà più niente, nessuna droga in grado di stordirli e il dramma della propria consapevolezza li colpirà in pieno. Nel frattempo però voi fate molta attenzione a non richiamarli alimentando le energie di cui sono tanto avidi e bisognosi. La vostra rabbia, la vostra paura, il vostro odio, anche verso di loro è la droga che tanto bramano e che fanno di tutto per stimolarvi a produrre. Non rivolgetevi a loro con rabbia o disprezzo, solo gli dareste forza, rivolgetevi con amore e compassione come il Maestro ci insegna. Che la vostra pietà sia la loro medicina. Quando imparerete a curare le loro ferite con amore e non a cacciarli con sprezzo allora sarete la luce che li cura o li allontana da voi. Ricordatevi, riflettete sempre, gli affini si attraggono, se attirate spiriti malati cercate la malattia in voi e curatela, curerete così voi stessi e questi spiriti se lo vorranno. Questi spiriti non sono la causa prima della vostra sofferenza, sono un effetto collaterale, sono un parassita della vostra sofferenza morale che la amplifica per approfittarne. Curate la vostra morale e vi liberete.

Fratello Cosimo”

da Fratello Ambrogio

“Cari fratelli e sorelle… vedo, ma con tanta preoccupazione, il vostro approccio alla comunicazione con il nostro mondo. Preoccupato perché state dando vita ad una immensa energia che si nutre delle vostre forze. Le entità che attirate nelle vostra casa sono le stesse che avvolgono psicopatici, assassini, ipocriti… e lo fate in maniera innocente senza aver una lieve nozione dei pericoli. Sanndy e Stefano vi mettono in guardia contro le aggressioni fisiche quando vi spingono al suicidio, ma questo non è nulla paragonato a cosa vi può fare l’entità malefica. Loro giocano con la vostra mente, vi fanno sentire potenti, intelligenti, speciali… vi lusingano finché non diventano “amati” e “voluti” insomma avete fiducia di questo “amico” ma poi qui inizia il vero pericolo: vi induce a drogarvi, ubriacarvi facendovi sentire sempre più forti e potenti. Poi entrano nella vostra mente e, a questo punti, voi non sapete più se siete voi e se sono loro. Questi spiriti vanno avanti fino a che non vi separano dai vostri cari, dai vostri affetti, dal vostro lavoro, dalla vostra sicurezza economica. Una volta tolto questo inizia la fase peggiore: farvi impazzire. E purtroppo ci riescono spesso; guardate quanti “schizofrenici” che sentono le voci o dicono “ridono di me, mi perseguitano, vogliono uccidermi”. Ecco, è per questo che gli spiriti non devono essere contattati se non da persone più esperte, che sanno cosa fanno, come difendersi e difendere la propria famiglia. Se sentite di essere medium, studiate sull’argomento, crescete nella luce divina tramite una grande riforma intima in modo da acquisire l’autorità morale. L’”unica” che può allontanare questo genere di entità. Se purtroppo dovesse succedere di aver attirato queste entità state ben attenti nel prepararvi in una possibile seduta di “disossessione spirituale”. La prima regola è non fare mai da soli, sempre in gruppi di due o più persone che vibrano nel bene e che vuole aiutare sinceramente l’entità perversa. La seconda regola è legata al “indottrinatore” ossia il medium che parlerà allo spirito. L’indottrinatore, dunque, deve avere una grande autorità morale, non avere vizi, non essere ipocrita, vivere come vivono i veri cristiani. Nel giorno della seduta in cui si vuole allontanare lo spirito, l’indottrinatore deve iniziare dal giorno precedente a rimanere il più leggero possibile, ossia non mangiare pesante, niente carne, niente alcool, non ingerire nessun tipo di droga, essere immacolato moralmente altrimenti corre il rischio di attirare su di sé questa entità legata al male. L’indottrinatore deve avere un’immensa conoscenza, anche pratica, dell’amore di Dio, perché parlerà all’entità umbralina del volere del Padre. Le deve parlare di amore, perdono, vita, scuse, accettazione e indicare allo spirito tenebroso che la vita più bella è quella che lo avvicina a Dio. L’indottrinatore riuscirà a non solo allontanare quello dalla vittima, come aiutarlo ad andare nella luce. Non ci sono rituali, né parole magiche. Soltanto il vero amore nel cuore dell’indottrinatore potrà allontanare lo spirito e portarlo nella luce.

“Prima di partire con i frutti dovete seminare il terreno con le parole di mio Padre”

Fratello Ambrogio”

da Carlo

“Non ho potuto non rispondere alla tua domanda mamma Silvia. Sì, è successo così velocemente che il dolore è durato un secondo e poi non c’ero più. Non è facile accettare la morte, ci sto provando e credimi che le tue preghiere mi portano tanta pace che a volte vorrei le tue preghiere sempre per me. Sono uno spirito in convalescenza, diciamo così. Ho ancora un lungo cammino da percorrere prima di diventare un angelo ma so che ci arriverò. Ti amo,

Carlo”

da Vanessa

“Mamma, amore mio! Sì, mamma, sono viva! Che bello sapere che la vita continua! Quanto è bello vedere la bellezza che scende nella brezza della colonia di luce! Mamma! La pace mi inonda, l’amore che esce dal mio cuore è così immensa che avrei voluto, a volte perdermi nel Padre. Mamma Maria, sto bene, non preoccuparti più. Tutto ciò che è successo sulla terra non ha importanza. Oggi capisco i miei doveri e i tuoi sensi di colpa… ma vuoi sapere una cosa? Dimentica la tristezza del passato, vivi il tuo oggi con le certezza che la tua Vanessa è viva e ti ama con un amore profondo e divino. Salutami tutti e grazie mamma,

Vanessa”

da Robert

“Parto per cercare Robert su richiesta di suo fratello Andrea, mi preparo, alla mia destra c’è già fratello Ambrogio e alla sua destra Chiara. Ciao Chiara. Cominciamo, guarda c’è una signora lì seduta, perché fa un vaso di fango? È sparita, andiamo avanti, ah sono immagini cristallizzate. Robert ci sei? Andiamo lì, non mi piace entrare nei buchi, entriamo lì? Vai avanti tu Chiara io vengo dietro di te, Robert, tuo fratello ti cerca. Ciao Robert, come stai? Dove sei? Non capisco da dove parla, non si riesce a distinguerlo, è senza una forma, ma cosa è successo? Che orrore, fratello Ambrogio come facciamo, è tutto putrefatto in pezzi? Preghiamo il Signore di togliere questa nebbia che ha portato lo spirito al suo tumulo, sì fratello Ambrogio mentre preghiamo immaginiamo questa luce immensa che arriva e lo avvolge. Oh Signore, padre di tutta la misericordia ti chiediamo il perdono per questo povero fratello che non ha saputo portare avanti la sua vita, aiutalo Signore che lui possa riacquistare la sua lucidità, che non sia più insieme al suo corpo fisico, aiutalo a capire che lo spirito è immortale, fai una sfera di luce attorno a noi, aiuta questo povero ragazzo. Sì fratello Ambrogio. Guarda Chiara sta aprendo gli occhi. Sì, fratello Ambrogio, diamogli un passe e la forma fisica, ok. Robert, comincerai a sentire ancora le tua mani, apri chiudi le dita, prova a muovere il gomito, le spalle, sì che le hai, guarda le hai, apri le braccia, bravo, abbassale, ora le gambe. Ascoltaci Robert, Dio ci ha mandato perché soffri tanto, ascoltaci, tuo fratello soffre tanto perché non è riuscito a dimenticare quello che hai fatto e non si da pace.

Robert: dì a mio fratello che è tutta colpa mia, lui non c’entra niente, non sa l’inferno che è vivere qui, che esiste, aiutatemi

Sanndy: calmati, ti stiamo già aiutando, adesso chiudi gli occhi, avrai un grande sonno che ti farà stare solo bene e quando ti sveglierai sarai in un a sfera di luce

Robert: e cosa si fa in una sfera di luce

Sanndy: si impara ad essere felici, vai Robert, vai ad essere felice, che il Signore ti benedica.

Fratello Ambrogio: lui aveva perso la fede, di solito quando ci si suicida è perché la fede è venuta meno. Non c’è una salvezza per chi si ammazza senza credere, che il fratello impari dal dolore a cui è andato incontro l’altro fratello, che sia molto cauto coi pensieri che sta facendo, noi proveremo per quello che possiamo fare a spingerlo verso la vita ma se dovesse cadere come il fratello soprattutto sapendo ciò che è successo qui, lo avviso che la sua sofferenza sarà dieci volte peggio perché adesso il fratello che è rimasto in vita lo sa, molta attenzione a dove ti portano i tuoi pensieri.

Robert”

da un fratello

“L’abominazione, cosa è l’abominazione? È quando incontrate l’odio dove dovreste incontrare amore. L’abominazione è quando la mano tesa supplicante aiuto viene tagliata con odio e disprezzo. L’abominazione è quando l’egoismo si traveste d’amore, ne veste i panni per il proprio vantaggio. L’abominazione è quando consapevolmente si sceglie il male pur conoscendo il bene. Questi sono tempi desolanti e di abominazione, in cui troppi si vestono di candore esteriore per nascondere il marciume interiore. I sepolcri imbiancati di cui già parlava il Maestro sono stati assunti a modello. Così doveva essere e così era previsto, ma quale tristezza osservare l’umanità che si compiace della propria falsità per non ascoltare la propria coscienza che grida scandalizzata. E invece di affrontare lo scandalo interiore, affrontare se stessi e cambiare è più facile riversarlo sugli altri additandoli a causa e origine di tutte le disgrazie. No, l’umanità non è corrotta a causa degli altri, noi siamo l’umanità. Noi dobbiamo essere i primi a cercare la luce, a essere luce. A nulla serve dire tanto sono gli altri, tanto anche se io sono luce non serve a niente, una goccia nel mare, tanto vale seguire gli altri. Questo è solo un comodo pretesto per scaricare la coscienza dalle proprie responsabilità. Io sono l’umanità. Io devo essere quella goccia di luce nel mare di oscurità. Non aspettare che il mare diventi luce e io l’ultima goccia di oscurità, allora sarà tardi. Potrò sempre diventare luce ma il prezzo sarà molto più caro. Il prezzo sarà tutto il tempo trascorso nell’oscurità, nella sofferenza in cui ho scelto di rimanere mentre potevo scegliere di godere della gioia di essere nella luce. Siate quindi i primi a liberarvi dalle tenebre, siate davvero luce e servitori dell’umanità, siate l’esempio dell’amore, portato amore senza preoccuparvi di riceverne. Siate la luce e il sale del mondo. Non prestate attenzione alle parole del mondo, non importa cosa dicono o pensano di voi, importa che voi non siate parte dell’abominazione. Siate autentici, per coi vostri limiti e difetti e quando inizierete davvero a camminare in questo sentiero di luce che l’amore disinteressato sentirete dentro di voi la pace e l’amore del Signore, anche se fuori sarà oscurità e tempesta, dentro di voi regnerà il Regno dei Cieli, il Paradiso in terra sarà dentro di voi con voi quando tornerete alla casa del Padre.

Un fratello”

da Franca

“Voglio solo dire a mio figlio Mirko di non piangere così né di disperarsi né di sentirsi male perché finalmente mi sono liberata di quel corpo malato che per me era diventato una gabbia e stavo soffocando. Tesoro, è naturale che la mamma torni a casa prima di te, e non preoccuparti perché il nostro legame così speciale per noi due rimarrà nei nostri cuori per sempre, ricordati di prenderti cura di chi già lo sai. Tua mamma

Franca”

da Arcangelo

“Anna mia! Che meraviglia che è farti arrivare questo mio messaggio! Io sto bene, non preoccuparti, era soprattutto questo che volevo dirti: non dare troppa attenzione a cosa fanno o dicono gli altri! Loro seguono un signore che non è il tuo e, ha ben detto Gesù, nessuno può servire a due signori allo stesso tempo. Questo mondo sembra appartenere al diavolo e in un certo senso è così, perché le persone preferiscono i soldi all’amore; la bellezza del corpo fisico anziché la bellezza dell’anima; preferiscono ridere degli altri anziché guardarsi dentro e capire che in verità ridono di loro stessi. Tesoro, papà ha sbagliato tante volte. So di averti ferita così come tu mi hai ferito, ma guarda, è così con tutti; non esiste un rapporto sereno e perfetto sulla terra. Dobbiamo tutti quanti avere la certezza che siamo sulla terra per imparare ad amare, a perdonare, ad essere dei veri amici, e la nostra famiglia è la nostra prima prova, la nostra casa è il posto dove facciamo la prima lezione per sapere se abbiamo imparato i precetti di Dio. Io ti voglio tanto bene e non ti dimenticherò mai. La terra ci fa piangere per tante cose ma… guarda accanto a te! Guarda la primavera delle rose che lascia il suo posto al caldo abbraccio del sole estivo, vedrai l’immensità del mare che ti ricorda che il suo stesso Creatore è il nostro Padre, lo stesso Padre che ci ha creati eterni come il suo amore. Dalla nostra parte l’amore è intenso, è forte, è luce! E rendiamo grazie al Padre per il suo immenso dono di vita,

Arcangelo”

da Sandro

“Nonostante il dolore vorrei dirvi che non esiste verità più amara per l’ateo, e quando arriviamo qui ci sentiamo stupidi, ciechi, e con una frustrazione immensa! E non è questo che avrei voluto! E come mai tutta la scienza ha sempre detto che è tutto frutto del nostro cervello, dello scompenso ormonale, della religione, dell’ignoranza della gente, dell’avidità dei religiosi? Mi sento nudo dentro a una festa di nozze! Perché nessuno mi ha mai detto che tutto questo esisteva? [Fratello Ambrogio: fratello mio, la tua santa mamma quante volte ti ha insegnato a credere e pregare?] Mia madre non conta, era sottomessa al marito pure lui analfabeta. [F.A.: e il prete del tuo paese che ha cercato più volte di spiegarti il Regno di Dio?] I preti non contano perché sono brutta gente e pedofili. [ F.A.: ma quante volte ti abbiamo detto nella tua mente di aprire la bibbia e leggerla per tirare le tue conclusioni da solo e tu non la hai mai aperta?] La bibbia è una farsa scritta dagli uomini. [F.A.: ma ci sono tante altre correnti che non è il cattolicesimo come lo spiritualismo ma che comunque parlano di Dio e dell’oltre?] Ma a queste cose solo i pazzi ci credono. [F.A.: ma i tuoi amici che ti hanno parlato di Dio e detto di leggere di più sull’argomento?] I miei amici non contano, loro blasfema vano! Io voglio non credere! Io voglio non vivere!

Sandro”

da Carmine

“No, mamma, nessuno mi può giudicare. In questa storia ci sono tante verità e tu non hai visto la mia. Ho sbagliato, ma non al punto di essere disprezzato da tutti! Ho sofferto tutte le mie pene e mi faceva male vedere il tuo sguardo ferito e pieno di vergogna. Non vergognarti di me, mai. Te lo garantisco che ci sono tante cose che non sono state svelate, ma credimi, non è mio desiderio riaprire ferite. Forse sono stato superficiale, poco onesto nei miei sentimenti ma credimi che io non meritavo di morire. Oggi sono più sereno, mi sono sdebitato con la vita ed è arrivata per me la voglia di crescere, di diventare una persona migliore. Ti chiedo un’ultima cosa: non dubitare mai del mio amore per te e per loro. Non soffrire e non vergognarti più, sto andando verso la luce mamma! Prega e gioisci per me!

Carmine”